• Le opere

Notizie ed Eventi

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Intervista a Gaspare Mutolo

Un patto oscuro tra Stato e Mafia ha scritto la storia del nostro Paese per decenni. Gaspare Mutolo racconta di una complicità tra le nostre...
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Ci sentivamo CAVALLI DI RAZZA - Libro

"Ci sentivamo CAVALLI DI RAZZA", ritratti di personaggi noti e meno noti pennellati dalla viva testimonianza di Gaspare Mutolo. 🎨 🖌 Memorie raccolte...
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Ho incontrato l’ex boss Gaspare Mutolo

Gaspare Mutolo, detto Asparinu (Palermo, 5 febbraio 1940), è un ex mafioso, collaboratore di giustizia e pittore italiano. Oggi Mutulo è una persona...
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La critica

Fulvio Abbate

Io sono convinto che il talento non ha bisogno di regole certe, né di stelle fisse segnate su un foglio...

Maria Falcone

Alla fine di questo suo percorso interiore ha incontrato anche l'arte e questo credo sia per lui un grande premio...

Gabriele Romagnoli e Claudio Canepari

Nella seconda vita la sua passione è la pittura e in quel che dipinge affiora l'uomo che troppo a lungo non è stato...

Francesco La Licata e Marcelle Padovani

La pittura vera, colorita, piena, solare, palpabile come i profumi e le luci della sua isola...

Sabina Guzzanti

Aveva conosciuto un altro pittore in carcere e vedendolo lavorare aveva scoperto di avere questa passione...

Il nome di Gaspare Mutolo rievoca nella memoria collettiva un periodo molto difficile del nostro paese. Egli conduce per anni una vita da mafioso, molto vicino alla persona di Totò Riina, fino al 1991, quando chiude definitivamente col passato e diviene collaboratore di giustizia. Una scelta coraggiosa, determinante per le indagini che seguiranno, una scelta che condizionerà inevitabilmente la sua vita.

 
L’amore per la pittura nasce durante i lunghi periodi di detenzione tra le anguste pareti del carcere. Una passione che cresce di giorno in giorno e va di pari passo con la profonda trasformazione che lo coinvolge. Grazie all’arte emerge il suo mondo interiore fatto di ricordi, di immagini e sensazioni, luoghi cari alla memoria che il pittore trasferisce sulla tela in un’esplosione di colori. “Quando sono davanti alla tela dimentico di esistere” dice Gaspare, sa che in ogni dipinto c’è la sua vita e la racconta attraverso il pennello e uno stile naif unico, che rende veramente singolare ogni sua creazione.
 
I tetti rossi delle casette di Mondello, i colori sgargianti del sottobosco in autunno,  le distese di papaveri rossi che si frappongono all’azzurro intenso del mare che circonda Monte Pellegrino, estrose fantasie floreali, sono questi i temi ricorrenti dei suoi quadri, come le colombe bianche che solcano i cieli limpidi della sua Sicilia, quella terra piena di contraddizioni che ama profondamente e costituisce il legame con un passato ancora vivo e ben visibile nei toni caldi e vivaci dei suoi paesaggi.
 
La storia incontra l’anima del pittore, lui ne coglie l’essenza e la trasferisce sulla tela lasciando che sia l’istinto a guidare la sua mano, a creare le forme, a stabilire le dimensioni. Una storia dove passato e presente si fondono e prendono strane sembianze, figure emblematiche, talvolta ambigue che inducono a riflettere per poterne cogliere il significato simbolico.
 
Il tratto semplice ma incisivo dell’artista evidenzia la genuinità del suo stile decisamente particolare, attraverso il quale Gaspare racconta la vita, il mondo visto attraverso una grata, il mondo visto al di là della grata ma sempre dipinto con i colori audaci e brillanti custoditi nel suo cuore che conferiscono alle sue opere un’impronta indelebile.

di Maria Santamaria